Si è tenuto al Salone delle Fontane dell’EUR la prima convention del gruppo di FDI che sostiene Luciano Ciocchetti candidato al collegio uninominale Roma 6 Camera. Con centinaia di persone presenti in sala, nella consapevolezza della difficoltà del momento per tutti gli italiani, sebbene con il vento a favore, Ciocchetti ricorda come dal 2018 l’appello ai moderati di Giorgia Meloni di volersi unire a questo progetto è stato raccolto per poter realizzare insieme a lei un nuovo centrodestra che avesse quelle caratteristiche non solo di destra sociale, ma soprattutto da conservatori in grado di essere accettati e rispettati in Europa e nel mondo.
La fortuna di questa coalizione di centrodestra è che pensieri diversi sono stati uniti in un solo programma – ha spiegato Ciocchetti – a differenza della Sinistra che ha unito programmi diversi in un unico contenitore che per forza di cose dovrà rompersi sotto la pressione delle diversità. Basta vedere la loro posizione su termovalorizzatore per Roma. Letta dice Sì, Bonelli dice No. Hanno già uno scontro in casa.
Mentre la sinistra continua a volgersi al passato, volendo per forza trovare cose che non hanno più alcun senso, noi guardiamo al futuro. Perché mai come in questo momento, i gravi problemi economico-sociali che si stanno abbattendo sul Paese hanno bisogno di risposte nuove e immediate, e non di ragionamenti vecchi e senza alcun legame con la realtà.
Per quanto riguarda il mio impegno, dico subito che in caso di elezione chiederò al partito, a seguito dell’esperienza acquisita nella redazione della Legge sul piano casa Regionale, di farmi occupare delle infinite norme che regolano in maniera disomogenea l’urbanistica, per arrivare ad un Testo Unico chiaro, efficace e adeguato ai tempi, preferendo l’edilizia pubblica alle speculazioni private e alle occupazioni abusive. Preferendo l’impatto zero allo zero impatto.
Bisogna assolutamente scongiurare di fomentare l’ingiustizia sociale creata dalla sinistra, che ha dato origine ad una formula per la quale se occupi abusivamente hai una casa subito e con corsia preferenziale, ma se sei in regolare in graduatoria avrai l’alloggio fra 1 millennio. Quindi il mio impegno sarà quello di ripartire dalla casa. Dalla riqualificazione di quelle già esistenti, senza consumare suoli ma senza bloccare il Paese.
L’energia sarà un’altra mia priorità: liberalizzare l’autoproduzione dai limiti artefatti e costruiti da un sovraintendenza da sempre legata alla sinistra è un dovere morale. Ostacoleremo Franceschini e la moglie, anche lei candidata nel democratico partito del popolo, nei loro disegni di egemonia di una sovraintendenza che non sovraintende i beni archeologici e limita la legittima libertà privata.
La riforma del Codice della Sovraintendenza dei beni culturali diventa una priorità, perché come dimostrano i dati, il nostro patrimonio culturale è stato sventrato e non è stato messo a profitto, per meri interessi individuali di gruppi di potere che si appellano ad una egemonia culturale. Non sono più disponibile a sopportare l’esistenza di dinieghi ridicoli come quelli che hanno prodotto con la vicenda del ponte della Scafa a Fiumicino. I beni culturali italiani non possono più essere appannaggio di una burocrazia che crede di avere un potere discrezionale assoluto. Valido per alcuni, e inesistente per altri.
Con queste forti premesse Luciano Ciocchetti ha riunito il suo gruppo per lavorare ad una campagna elettorale che seppur breve si prevede già feroce perché i loro interessi in gioco sono enormi, ma i nostri ideali sono ancora più grandi.
L’appuntamento è solo il primo che prevede il lancio ufficiale che vedrà tra gli ospiti la dirigenza nazionale di FDI e del centrodestra riunita a breve nel collegio da me presieduto.