Da “Checco dello Scapicollo“ si sta già pensando, e lavorando, al prossimo futuro ovvero alle Festività natalizie ormai non troppo lontane. E quando si parla di Feste non si può non iniziare ad immaginare, ancor prima che ad organizzare, le tradizionali cene aziendali che da “Checco“, come viene affettuosamente chiamato dai suoi innumerevoli clienti, trovano il loro habitat naturale.
D’altronde il ristorante diretto da Francesco Testa è un punto di riferimento per qualsiasi sia la vostra occasione: dal pranzo d’affari alla cena romantica senza dimenticare ovviamente le cerimonie, per le quali “Checco” calza a pennello, fino appunto alle cene aziendali.
Tutte occasioni nelle quali si può gustare quella che il direttore definisce come “Una cucina tradizionale che guarda anche all’innovazione” tanto da far divenire il suo ristorante un vero e proprio punto di riferimento per coloro i quali vogliono “mangiar bene” nella Capitale; mangiare bene che si traduce in un menu, sempre aggiornato, e che punta sulla stagionalità dei prodotti tanto da essere apprezzato anche da numerosissimi VIP che qui possono gustare i piatti sapientemente preparati dallo staff del “Ristorante dei VIP”. Appellativo che meglio non potrebbe descrivere un ristorante all’interno del quale le celebrità sono di casa: calciatori, politici, attori, scrittori, giornalisti e chi più ne ha più ne metta. Alcuni esempi? Il mitico Woody Allen, Luca Barbareschi, che all’interno del ristorante fu “vittima” di uno scherzo organizzato dallo show “Scherzi a parte” oltre agli immancabili calciatori di entrambe le squadre capitoline.
A proposito del cosiddetto “mondo del pallone” bisogna ricordare come nello scorso mese di maggio “Checco” ha ospitato il Premio Internazionale HALL of FAME del CALCIOINROSA – GRAN PREMIO LINKEM – 1^ edizione con una serata di gala in cui protagonista è stato il pallone in rosa; calcio sul pezzo anche grazie alla presentazione in anteprima del libro Essere Josè Mourinho scritto dal giornalista Massimiliano Vitelli.
Un ristorante in cui si sente il cuore perché, come dice il direttore, “Io faccio questo mestiere con amore” ed è anche per questo che, a proposito di cuore, delle circa 2000 coppie che qui hanno deciso di festeggiare il loro giorno più bello, molte tornano in occasione degli anniversari.