Meta interromperà il supporto per Instant Articles nell’app di Facebook il prossimo anno: lanciato nel 2015, permette di accedere rapidamente a siti web validati che postano link a notizie sulla piattaforma, senza che dallo smartphone o tablet venga aperto un browser. Secondo alcune fonti raggiunte dal sito Axios, la volontà dell’azienda è di puntare meno sulla pubblicazione e lettura di notizie via social e più su contenuti video, soprattutto brevi: Meta sta cercando di rendere la funzione Feed di Facebook più simile a quella di TikTok. Il colosso guidato da Mark Zuckerberg punta ora alla condivisione di video (in particolare con Reels) perché questo tipo di contenuto è più apprezzato dagli utenti. Tra l’altro, l’esperienza mobile è notevolmente migliorata rispetto a cinque anni fa, grazie alla disponibilità di smartphone più potenti e connessioni più veloci.
“Attualmente, meno del 3% di ciò che le persone in tutto il mondo vedono nel feed di Facebook riguarda post con collegamenti ad articoli di notizie” ha confermato il portavoce di Meta, Erin Miller, in una nota ripresa da Ansa. “E come abbiamo detto all’inizio di quest’anno, come azienda non ha senso investire eccessivamente in aree che non si allineano con le preferenze degli iscritti”.
Questo, secondo il progetto dell’epoca, avrebbe aumentato il tempo di permanenza degli utenti su Facebook. La società ha spostato verso altre divisioni parte del personale addetto alla sezione News di Facebook e alla newsletter Bulletin all’inizio di quest’anno, prima di annunciare la chiusura di Bulletin proprio nel 2023. Quando l’utente toccherà un link nel feed, l’app Facebook aprirà direttamente il sito mobile dell’editore. Google ha deciso di non assegnare più una maggiore priorità agli articoli in formato AMP mostrati nella sezione “Notizie principali” del motore di ricerca: Dallo scorso anno, Google non richiede più agli editori di creare contenuti supportati dal formato Amp, concorrente di Instant Articles e ottimizzato per la navigazione web mobile. Prerequisito affinché gli articoli fossero inseriti nelle notizie principali di Google News.