Cosa sono le obbligazioni, differenze con le azioni

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L’obbligazione è un rapporto giuridico in forza del quale un soggetto, detto debitore, è tenuto ad una determinata prestazione (suscettibile di valutazione economica) a favore di un altro soggetto, detto creditore.

In tale rapporto giuridico si possono individuare i seguenti elementi:

  • i soggetti, ossia il debitore ed il creditore;
  • il contenuto, rappresentato dal diritto (un diritto relativo) del creditore nei confronti del debitore (credito) e dal correlativo obbligo del debitore nei confronti del creditore (debito);
  • l’oggetto, ossia la prestazione, un comportamento di contenuto positivo (dare o fare) o negativo (ossia non fare).

La differenza tra azioni e obbligazioni

La divisione tra azioni e obbligazioni (in inglese equity e bond) è una delle ripartizioni fondamentali della finanza, anche se la nascita di una serie di strumenti che è possibile definire “ibridi” ha finito col creare un po’ di confusione.

La distinzione fra capitale di rischio e debito resta fondamentale per capire che genere di investimento sta eseguendo il risparmiatore. Quando si compra un’azione di una società si diventa soci (o meglio azionisti) dell’azienda e quindi si partecipa al capitale di rischio e di conseguenza ci si sottopone ad una maggiore incertezza, in cambio di rendimenti probabilmente più elevati.

Chi invece acquista un’obbligazione compra parte del debito di una società (o di uno Stato) e ne diventa soltanto creditore. Dunque a meno che la società (o lo Stato) in questione non fallisca, il creditore deve riavere ad una scadenza prefissata il capitale sottoscritto più gli interessi previsti dal contratto.

È a questo punto che nascono le prime distinzioni tra azioni e obbligazioni perché, in caso di default di una società, esistono varie gerarchie di risarcimento: all’interno della categoria degli obbligazionisti esistono delle distinzioni tra chi possiede un bond senior, che di norma viene risarcito per primo e chi possiede un bond subordinato, che viene risarcito successivamente.

Un’obbligazione presenta diverse caratteristiche:

  • valore nominale che corrisponde al capitale sottoscritto nella fase iniziale e risarcito alla scadenza (al netto degli interessi);
  • scadenza (maturity) che indica la data entro la quale viene riconsegnato al bondholder il proprio capitale iniziale;
  • un emittente, cioè la società o lo Stato che hanno emesso le obbligazioni e che praticamente si sono indebitate sul mercato;
  • cedola (o coupon) corrispondente all’interesse periodico che l’emittente paga ai propri obbligazionisti. Viene usato il termine cedola perché i primi bond erano muniti fisicamente di una cedola che si staccava e veniva presentata in banca per avere gli interessi.

La tipologia di emissione è fondamentale nel mercato dei bond, a prescindere se sia sul mercato primario (riservato agli investitori istituzionali) o sul mercato secondario (rivolto al retail).

Un’obbligazione può essere emessa:

  • alla pari (par bond): in questo caso il valore nominale coincide con il valore di emissione. Ad esempio 100 euro di un par bond richiedono un investimento di 100 euro nell’obbligazione (al netto delle commissioni);
  • sotto la pari: in questo caso il prezzo di emissione è inferiore al valore nominale. Un investitore compra per esempio 90 euro di bond (emissione al 90%) e riceve alla scadenza 100 euro. La differenza di 10 euro (10%) rappresenta l’interesse percepito. Sono detti anche bond zero-coupon per via della mancanza di cedole. Esempi italiani sono i BOT e i CTZ;
  • sopra la pari: in questo caso il prezzo dell’emissione è molto maggiore al prezzo che possiede il valore nominale.

Quale obbligazioni scegliere

Tra le obbligazioni che comportano meno rischi generalmente ci sono i titoli di Stato che rappresentano i cosiddetti debiti in solido, ossia dei debiti dovuti da un’intera comunità rappresentata dallo Stato. Per fare un esempio di titoli non molto rischiosi vengono quasi sempre citati i Bund tedeschi, questo perché sia i suoi strumenti, sia tutta l’economia della Repubblica Federale Tedesca vengono ritenuti molto solidi (forse i più solidi tra tutti).

La sostanziale differenza che esiste tra i titoli di emittenti diversi e con scadenze diverse viene definita spread. Spesso i media utilizzano il termine spread per identificare la differenza di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi con scadenza decennale.

Il prezzo di un’obbligazione è il risultato dell’incontro tra domanda e offerta. A parità di rendimento nominale un prezzo più basso comporta un rendimento più elevato e riflette implicitamente quello che gli investitori ritengono sia il rischio dell’obbligazione in quel determinato momento.

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