La scelta del tipo di motore è una delle decisioni più importanti da prendere quando si cambia un’auto. Ciascuna delle opzioni di carburante disponibili su larga scala in Italia (diesel, benzina, GPL e metano) presenta i suoi vantaggi e svantaggi: questo articolo vi aiuterà a capire quale di questi carburanti sia il migliore per voi, per le vostre esigente e per il vostro veicolo.
Motori Diesel e gasolio
I benefici sono sostanzialmente questi:
- consumi inferiori rispetto ai motori a benzina, dunque maggior risparmio;
- durata (specialmente per i motori più vecchi) molto maggiore, praticamente indistruttibili;
- flessibilità: le auto diesel sono più “indulgenti” per i conducenti che devono ancora imparare a cambiare marcia in modo economico;
- potenza, che non è sinonimo di prestazioni, in riferimento alla coppia – generalmente maggiore – prodotta dai motori diesel e misurata in newtonmetri.
Gli svantaggi, di contro, sono:
- la resistenza era il forte di questi motori prima dell’avvento delle nuovissime tecnologie; quando alla fine si rompono le riparazioni vi costeranno molto di più che se aveste un motore a benzina e ciò è particolarmente vero nel caso dei moderni motori diesel in cui iniettori, turbocompressore, filtro antiparticolato e volano tendono a rompersi abbastanza facilmente;
- costosi da acquistare, il risparmio di carburante e la credenza che questi motori siano del tutto privi di difetti rendono le auto diesel più costose in generale, non importa nemmeno se le si acquisti nuove di zecca o di seconda mano.
Le auto diesel sono spesso scelte da coloro che guidano regolarmente per lunghe distanze. In questo modo si ottengono notevoli risparmi sul carburante e si è quindi in grado di compensare i costi di acquisto; il risparmio va considerato sia sul prezzo di per sé minore del gasolio rispetto alla benzina, sia sull’effettivo consumo del carburante ad opera del motore. Acquistare un diesel se guidate poco e soprattutto in città potrebbe essere controproducente, pensateci bene.
Motori a benzina
I vantaggi e gli svantaggi dei motori a benzina sono in larga misura corrispondenti al contrario di ciò che i motori diesel hanno da offrire.
Per ciò che riguarda i vantaggi:
- costo d’acquisto più economico per cui la stessa auto dotata di un motore diesel avrà un costo maggiore, minore se dotata del motore a benzina;
- riparazioni più economiche poiché le parti di un motore a benzina sono in partenza più economiche da riparare rispetto a un motore diesel;
- prestigio: alcuni automobilisti considerano le auto a benzina più prestigiose delle loro alternative diesel, va anche detto che alcune case automobilistiche (ora davvero poche) producono solo auto a benzina, specialmente nel caso delle supersportive;
- possibilità secondaria di installare il GPL o metano poiché la maggior parte delle auto a benzina consente questa alternativa adottabile non al momento dell’acquisto;
- prestazioni, ed è inutile negarlo, anche se ormai il range entro cui le due motorizzazioni competano sia notevolmente ristretto, va detto che quel piccolo spunto in più in termini di accelerazione e velocità massima è fornito dai motori a benzina;
E adesso lo svantaggio:
- costo del carburante per cui la benzina non solo è più costosa del gasolio ma anche maggiormente richiesta dal motore.
Auto convertite a GPL
La conversione del GPL viene comunemente considerata un’opportunità per ottenere lo stesso risparmio di cui i proprietari di auto diesel si vantano, in termini di consumi, talvolta addirittura maggiore (a meno che non abbiate scelto di trasformare in GPL un 6000 cc); dopotutto il GPL è solitamente due volte più economico della benzina. Tuttavia esistono alcuni inconvenienti di cui bisogna essere a conoscenza prima di convertire la propria auto.
Svantaggi:
- sostanziale modifica della “meccanica” dell’auto (a meno che il veicolo non sia fabbricato con GPL), poiché l’implementazione secondaria dell’alimentazione a GPL snatura completamente il motore;
- riduzione della capacità del bagagliaio in quanto il serbatoio del gas non è così piccolo e spesso viene collocato proprio in questo scompartimento, potreste tuttavia risparmiare spazio per i bagagli mettendo il serbatoio dove dovrebbe essere la ruota di scorta, ma ovviamente finireste col non aver più lo pneumatico d’emergenza disponibile e non è neanche detto che il serbatoio sia così piccolo sempre;
- tempi di rifornimento più lunghi e più frequenti in quanto il GPL impiega più tempo per fare rifornimento e in tutte le stazioni non è possibile farlo da soli a causa delle norme di sicurezza. La dimensione del serbatoio del gas è limitata quindi la vostra auto consumerà tutto il GPL più velocemente di quanto consumerebbe un pieno di benzina;
- perdita di potenza, ma è risaputo, un motore a benzina alimentato a GPL perderà un paio di punti sulla potenza e le prestazioni diminuiranno (innegabilmente) in particolare sull’accelerazione;
- accesso limitato a determinate strutture, per cui se la vostra auto viene convertita in GPL, non vi lasceranno entrare nei parcheggi sotterranei, anche se questa tendenza sta diminuendo per le auto con GPL certificati o meglio ancora nativi della casa madre;
- disponibilità limitata di carburante all’estero poiché Il GPL è popolare in Italia ma quando si va all’estero potreste avere difficoltà a rifornire la vostra auto. Dunque se viaggiate spesso con la vettura vale forse la pena continuare con benzina e diesel, tralasciando il GPL;
- costo per la trasformazione, qualora non provenga così dalla casa produttrice.
Allora chi dovrebbe seriamente pensare di convertire la propria auto in GPL? Quelli che guidano molto, non hanno bisogno di tanto spazio per i bagagli e non sono infastiditi dal frequente rifornimento di carburante. Se percorrete spesso brevi distanze la conversione potrebbe non essere così conveniente in fin dei conti.
Auto convertite a metano
I discorsi che è possibile fare col metano, salvo superflue riflessioni tecniche magari anche troppo complesse da approfondire, sono più o meno analoghi a quelle del GPL. Un’auto a metano potrebbe consumare addirittura meno di una a GPL ma le prestazioni, in questo caso con maggiore evidenza, sarebbero ridotte e non di poco, così come la grandezza del serbatoio sarebbe maggiore – come di solito avviene rispetto al gas liquido.
Considerazioni
Nel complesso, al fine di decidere quale tipo di motore porterà i maggiori risparmi, è necessario considerare due fattori:
- il numero di chilometri che si fanno ogni anno,
- la distanza che si percorre in un solo viaggio.
In soldoni: meno guidate, più risparmierete se utilizzate un motore a benzina; quando guidate molto ma le distanze sono brevi, potete convertire l’auto in GPL. Se guidate spesso su distanze molto lunghe, allora un motore diesel sarà la scelta più economica e con il miglior rapporto risparmio/durata/sicurezza.
Il tipo di carburante non è, però, l’unico fattore da prendere in considerazione prima di acquistare un’auto, quindi ricordate di controllare le prestazioni di un motore diesel e benzina del modello che avete scelto. Spesso si scopre che nello stesso modello due motori differenti hanno recensioni totalmente diverse.
Se vi piacerebbe una versione diesel ma le statistiche mostrano che si rompe molto più velocemente rispetto alla sua alternativa a benzina, alla fine i risparmi fatti sul carburante saranno spesi per le riparazioni, il che significherà che a parità di spese avrete più problemi. Se è il GPL che cercate, ricordate che non tutti i motori a benzina possono essere convertiti e anche che una volta fatto i motori convertiti (sia GPL che metano) possono essere più soggetti a guasti.
Per ciò che concerne il risparmio carburante vi consigliamo di leggere il nostro articolo completamente dedicato.
Le emissioni
Negli ultimi anni la preoccupazione per le emissioni dei veicoli a motore è aumentata. Per combattere questo fenomeno l’industria automobilistica ha promosso l’auto diesel come più pulita delle auto a benzina per via della maggiore economia dei consumi e dell’ipotetica riduzione dei costi di manutenzione.
Tuttavia, le auto diesel hanno caratteristiche di emissione molto diverse ed un loro aumento a scapito delle auto a benzina potrebbe avere importanti implicazioni sulla qualità dell’aria urbana, sulla formazione di smog, sul riscaldamento globale e su mille altre questioni ambientali.
Si è discusso molto su quale carburante, diesel o benzina, sia il più pulito in termini di emissioni di gas di scarico. Purtroppo non c’è una risposta chiara a causa della mancanza di misurazioni dirette e univoche delle emissioni di entrambi i tipi di carburante e del risultato unico e indipendente che queste generino a distanza di tempo.
Emissioni da veicoli a benzina
Le emissioni delle auto a benzina sono state drasticamente ridotte dall’introduzione di convertitori catalitici, che ossidano gli inquinanti come la CO in gas meno nocivi come la CO2. Rispetto alle auto a benzina senza catalizzatore, le auto catalizzate hanno emissioni di CO, HC e NOx molto più basse, a scapito delle emissioni di CO2 che aumentano per via dell’ossidazione del monossido di carbonio. Come conseguenza di ciò, un catalizzatore utilizzerà anche un po’ più di carburante e renderà l’auto meno efficiente in termini di consumi. Tuttavia, nonostante questi miglioramenti, le auto a benzina con catalizzatore producono ancora più CO e HC rispetto alle auto diesel, sebbene le emissioni di NOx e di particolato siano molto inferiori rispetto alle alternative a gasolio. Infatti le emissioni di particolato delle auto a benzina sono così basse che non vengono neanche misurate di routine.
Emissioni da veicoli diesel
Il gasolio non contiene piombo e le emissioni degli inquinanti regolamentati (monossido di carbonio, idrocarburi e ossidi di azoto) sono inferiori a quelle delle auto a benzina prive di catalizzatore (cosa, comunque, ormai praticamente impossibile). Tuttavia, rispetto alle auto a benzina con catalizzatore, i diesel hanno emissioni più elevate di NOx ed emissioni molto più elevate di particolato.
Dinamica delle emissioni e avvio freddo
Le emissioni delle auto sono maggiori quando un motore è freddo. In una giornata fredda un’automobile a benzina può percorrere fino a 10 km (considerando un’andatura controllata) per riscaldarsi e funzionare alla massima efficienza; un’auto diesel può impiegarne, invece, solo 5 km.
Di conseguenza, le auto diesel producono meno carburante non bruciato durante l’avviamento a freddo, il che si tradurrà in una riduzione delle emissioni di monossido di carbonio e idrocarburi. Esse potrebbero avere un impatto significativo sulla qualità dell’aria nelle aree urbane in cui si verificano la maggior parte delle partenze a freddo, specialmente quando si ritiene che un catalizzatore su un’automobile a benzina impiegherebbe diversi minuti per raggiungere la sua temperatura operativa migliore.
Carburanti alternativi
Per sostituire i combustibili inquinanti (benzina e diesel), sono attualmente in fase di sviluppo combustibili alternativi. Quelli proposti come alternative alla benzina e al diesel e che sono attualmente convenzionali comprendono:
- gas naturale compresso (GNC): il metano;
- gas di petrolio liquefatto (GPL);
- idrogeno (appena commercializzato);
GPL e metano
In un ciclo che rappresenta il traffico urbano congestionato, sia il GPL che il metano superano i veicoli alimentati a benzina sulle emissioni di monossido di carbonio (CO). Infatti le emissioni di CO dei veicoli alimentati a metano sono dello stesso ordine di quelle emesse dai veicoli diesel.
Le emissioni di NOx da entrambi i veicoli alimentati a GPL e Metano sono significativamente inferiori a quelle dei veicoli diesel. Infine le emissioni di NOx dai veicoli a metano sono la metà di quelle di veicoli equivalenti a benzina.