Gli accadimenti degli ultimi tempi, in particolar modo delle ultimissime settimane, hanno portato ad una serie di significativi mutamenti del mercato azionario europeo e non. In particolar modo, sono stati registrati dei forti ribassi, segnale che gli investitori temono in modo concreto che la situazione Ucraina-Russia possa ulteriormente aggravarsi, con serie ripercussioni sul mercato europeo.
Si è palesato il famoso fenomeno del panic selling: i trader, in una fase così incerta, sono propensi molto di meno a correre dei rischi. Ma considerando tutti gli avvenimenti del recente passato ed immaginando quelli futuri, è possibile comprendere come effettivamente muoversi nel trading online sfruttando la situazione? Vediamo nel dettaglio.
Cosa significa fare trading online
Chiariamo dapprima cosa si intenda per trading online. Quest’attività non è altro che quella che consiste negli investimenti su mercati finanziari, utilizzando essenzialmente la rete internet. Si tratta di una contrattazione, una negoziazione, che coinvolge una serie di strumenti finanziari differenti: la caratteristica essenziale, però, è il fatto che tutta l’attività di compravendita sia effettuata in rete.
Difatti, diventano fondamentali le piattaforme di trading, le quali rappresentano lo spazio virtuale di contrattazione attraverso cui queste attività di compravendita sono possibili. I broker online, e gli investitori quindi, utilizzano queste piattaforme come fulcro principale del loro lavoro. A tal proposito consigliamo di visitare il sito Weboot.it, molto dettagliato e particolarmente intuitivo.
Ovviamente si può fare trading in diversi modi: le attività principali riguardano la compravendita di cripto valute, azioni, materie prime e CFD. Le piattaforme vengono utilizzate dalle società finanziarie stesse e nella maggior parte dei casi queste trattengono una commissione sulle operazioni. Addirittura, alcune volte i broker sono veri e propri istituti bancari.
Praticamente, si può fare trading online collegandosi alla piattaforma, con delle credenziali personali, e poi selezionando l’asset su cui si vuole agire negoziando: si può effettuare un ordine al rialzo o al ribasso, in base alle nostre impressioni, sensazioni o studi. Ci sono delle voci molto intuitive da poter consultare, che permettono la vendita e l’acquisto delle azioni in maniera molto rapida. Ovviamente, ciò non significa che fare trading sia semplice, tutt’altro.
Cosa si prevede in questo periodo
Tornando al periodo preso in esame, si potrebbe cercare di comprendere quale sarà effettivamente il futuro immediato per quanto riguarda gli investimenti in borsa, per il forex e per le materie prime. Gli indici di borsa sono particolarmente segnati, attualmente, dal sell-off oggi in corso: questo può essere sfruttato per investire al ribasso. Ma fare short trading non è affatto facile e quindi è necessario, a nostro avviso, dapprima esercitarsi tramite le piattaforme predisposte ad una funzione “demo”.
Oltre alla borsa, situazione molto intricata per il forex in particolare, si sono registrati ultimamente dei movimenti da non sottovalutare per le valute rifugio e ciò potrebbe essere causato proprio dall’amministrazione Biden e dal suo comportamento nei confronti della situazione in Ucraina.
Andando avanti questo momento di crisi, è possibile che si registrino ulteriori cambiamenti nelle comunicazioni dirette delle Banche centrali. Russia ed Ucraina sono esportatori di materie prime in maniera molto importante (in particolare di metallo e grano) e questo rappresenta un rischio per l’intera economia globale. Si potrebbe andare incontro ad un problema di inflazione: la Russia stessa fornisce circa il 40% del gas dell’UE e il 10% delle importazioni di greggio mondiale.
Entrambe controllano difatti oltre un terzo delle esportazioni mondiali di grano e circa il 15% di mais. Si prospetta un contesto di Guerra Fredda? Probabilmente sì, e probabilmente è già cominciato. Ciò porterà ad un aumento delle spese militari e importanti squilibri tra domanda ed offerta.
Banche centrali: cosa succede?
Prima dello scoppio della guerra era attesa un aumento dei tassi di interesse da parte della BCE. Questo potrebbe avvenire nel giro dei prossimi due anni: ciò comporterà un adattamento degli sviluppi macroeconomici e politici. L’inflazione è strettamente correlata alle pressioni sui prezzi dell’energia, del grano e dei metalli. Addirittura qualche esperto prevede un aumento dell’inflazione fino al 1,5%. Ma nei prossimi tre mesi si potrebbe arrivare al 5% su base annua: questi effetti saranno determinanti ed evidenti fino al 2023.
Gli stessi vincoli legati al commercio potrebbero anche avere un impatto sulla Russia e sull’Europa per i prossimi anni. Tutto ruota attorno ai rischi elevati e alle pressioni sul rialzo dei prezzi dell’energia: se non si dovessero attenuare le pressioni sull’aumento dei prezzi dell’energia, i principali risentimenti li avranno Germania ed Italia. La crescita annuale potrebbe calare, in tale contesti, anche del 2%.
Guerra: come si muovono i trader
Ma come si muovono i trader in un contesto di questo tipo? La guerra in Ucraina ha catalizzato essenzialmente le attenzioni dei trader finanziari. Pare, addirittura, che nelle ultime settimane si sia verificato un vero e proprio boom di ricerche sui possibili investimenti legati a questo tragico evento.
E a questo gioco non risultano ovviamente esclusi i trader russi: d’altronde, si è registrato un aumento di ricerche per quanto riguarda le azioni Gazprom e sul forex trading in generale. Il rublo, come molti sapranno già, è andato incontro ad una svalutazione senza precedenti e ciò ha portato molte persone ad interessarsi dei possibili investimenti.
Possiamo dire che la guerra stessa abbia generato un interesse fortissimo sul trading online, visto che sono periodi storici di questo tipo che spingono a poter sfruttare determinate condizioni dei mercati per trarne reale profitto. Però, è vero anche che aumentano i rischi in maniera enorme e le stesse difficoltà tecniche. Molti broker hanno bloccato il trading sul Rublo e ciò può far ben riflettere sul perché. Altri trader, invece, hanno aumentato a dismisura le commissioni sul trading. Insomma, bisogna prestare massima attenzione e ti consigliamo per non perdere nessuna informazione di controllare anche la nostra rubrica dell’esperto di finanza
Come già anticipato precedentemente, il suggerimento è affidarsi sempre prima ai consigli di esperti del settore, i quali possono effettivamente consigliare al meglio cosa fare in questi casi e magari provare ad affidarsi dapprima a delle piattaforme che diano la possibilità di testare prima un determinato mercato. La funzionalità demo sarà essenziale anche in questi casi particolari per cercare di muoversi al meglio.