In data odierna si è svolta l’udienza dinanzi la Corte Costituzionale del ricorso dell’on. Sara Cunial per l’annullamento dell’elezione del Presidente della Repubblica avvenuta non nel pieno dei suoi componenti stante il divieto di ingresso emanato dal Presidente Fico nei confronti dell’on. Sara Cunial. Il ricorso verte sui principi cardine delle libertà democratiche italiane sanciti esplicitamente dalla Costituzione e dalle norme sovranazionali ed in particolar modo dall’art. 14 CEDU .
All’on. Sara Cunial veniva impedito l’ingresso non solo alla Camera dei Deputati , durante l’elezione del Presidente della Repubblica ma financo, dietro sua espressa e formale richiesta, l’ingresso al parcheggio della camera ove era stata allestita una sezione di votazione per i parlamentari malati di Covid per i quali era stato emanato un apposito lasciapassare che ha consentito agli stessi, benchè malati, di attraversare l’Italia, accompagnati, per esprimere il proprio voto con l’unica eccezione per la parlamentare Sara Cunial alla quale è stato negato l’accesso a qualsiasi luogo di votazione, con gravissima disparità di trattamento e discriminazione vietati anche dall’art. 3 della Costituzione Italiana e che quindi ha permesso la mancata partecipazione una parte della popolazione italiana di votare il Presidente della Repubblica attraverso la parlamentare democraticamente eletta.
Tali illegittime e gravissime discriminazioni nei confronti di un parlamentare eletto dal popolo rappresentano una pietra miliare di incostituzionalità che non può essere sottaciuta e che sarà, comunque oggetto di ulteriore denuncia alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
La Corte Costituzionale esprimerà in suo verdetto nei prossimi giorni ed in caso di accoglimento , conseguentemente, sarà annullata l’elezione del Presidente della Repubblica.